Il giro del mondo in un click
Il lungo viaggio del nostro shopping on-line
Dalla Cina all'Italia.
Fare shopping on-line attraverso le piattaforme di e-commerce più diffuse è diventato ormai alla portata di tutti: facile e veloce. Ma ti sei mai chiesto che giro fanno i prodotti per arrivare comodamente a casa tua? Purtroppo, questa comodità del “facile e veloce” non rappresenta una modalità molto sostenibile per il nostro ambiente e per la nostra società. Scopriamo insieme le tappe di questo incredibile giro del mondo.
Il viaggio inizia con il nostro click di acquisto in Italia per poi balzare istantaneamente oltre oceano, negli Stati Uniti, questo per processare la transazione con sistemi di pagamento americani. Successivamente bisogna capire se il capo è dislocato nel paese di origine o in un magazzino in Italia. In questo secondo caso l'unica differenza è il tempo che impiega ad arrivare a casa nostra; il viaggio non cambia.
Infatti basta controllare quale sia il Paese d’origine del prodotto che abbiamo appena acquistato: la risposta ci porterà per la maggior parte delle volte direttamente in Cina, oppure in Bangladesh, Corea, Taiwan.
A questo punto, in qualsiasi parte del Mondo ci troviamo, molto probabilmente una nave danese ci verrà a prendere e ci porterà in Europa, più precisamente in un porto olandese.
Le grandi compagnie di trasporto merci approdano sempre in Olanda, punto nevralgico della logistica mondiale che vede lo smistamento quotidiano di prodotti destinati ad ogni angolo della Terra.
Finora sono stati attraversati un paio di Oceani e almeno tre Continenti, sempre grazie al nostro click, ma ciò che abbiamo comprato non è ancora arrivato a destinazione. Molto spesso è un’azienda tedesca che fa transitare i prodotti dall'Olanda all'Italia.
Finalmente il prodotto è arrivato nei centri di smistamento nazionali, Brescia, Bologna, Padova, Milano o altre città. Da qui un ulteriore compagnia di trasporti prenderà in carico la spedizione per portarla a destinazione a casa nostra.
Finalmente possiamo vederlo con i nostri occhi per la prima volta: magari non ci piace o no ci va bene, facciamo subito il reso. Ecco che il viaggio riparte!
La produzione industriale collega tutto il Mondo e senza dubbio muove ed alimenta l’economia globale, questo ha generato e genera molta ricchezza ma parallelamente andrebbero valutati anche modelli di consumo e produzione più sostenibili che incentivino anche i mercati locali. Le filiere artigianali, di quei negozi e laboratori sotto casa, rappresentano una microeconomia preziosa per la nostra società e molto spesso abbracciano pratiche sostenibili limitando al minimo l’impatto ambientale delle produzioni.
Scegliere #prodotti local e #madeinlocal abbatte il peso della logistica su larga scala, sostiene il produttore “della porta accanto” e contribuisce allo sviluppo di uno #shopping consapevole, meno veloce e di valore.